Interazione uomo-cavallo per favorire e sviluppare, in bambini e persone con disagio psichico, la capacità di relazionarsi con gli altri, con l’ambiente e con tutto ciò che è ‘diverso’. Viene fatto da anni dalla Fondazione Emilia Bosis e ne avevamo parlato di recente, raccontandovi di un’altra esperienza, sul Lago di Vico.

Oggi vi parliamo di un altro progetto ad Atri dedicato agli utenti del Centro Diurno Psichiatrico del Csm-Atri, che affiancati dai propri educatori professionali e dagli esperti del centro equituristico Cavalcando l’Abruzzo – immerso nel verde delle Terre del Cerrano, tra l’oasi Wwf dei Calanchi di Atri e l’Area Marina Protetta ‘Torre del Cerrano-, di vivere dei piacevoli momenti in compagnia dei cavalli nella natura.

«Sono diverse le tipologie di utenti, ma il cavallo unisce sempre tutti in modo speciale – afferma la presidente dell’asd Cavalcando l’Abruzzo, Samantha Luchetti – La mattina inizia sempre con mele e carote: i cavalli, seppur golosissimi, prendono delicatamente i pezzi dalle mani di chi li offre. Poi iniziano le diverse attività, che spaziano dai laboratori creativi a tema equestre alla cura dell’orto chiamato “dei miracoli”. Poi ognuno, a rotazione, avrà un approccio personale con il cavallo, dalla spazzola alla sella: sarà sorprendente vedere come i cavalli sapranno pazientemente attendere e rispettare i tempi di tutti, per regalare conquiste ed emozioni».

 «La nostra volontà di impegnarci nel sociale è anche un modo per far sì che gli abitanti del territorio possano godere di proposte generalmente prese in considerazione solo dai turisti. Rendere accessibile il mondo del cavallo e diffondere una naturale cultura equestre, basata sul rispetto dell’animale, del prossimo e dell’ambiente – conclude la presidente – è anche un modo per favorire la crescita delle persone e per far vivere il nostro straordinario territorio e le meraviglie della natura che ci circonda».