Il cambiamento climatico si associa ad un aumento di frequenza e intensità di eventi atmosferici estremi, e l’impatto di essi sulla salute mentale è stato osservato nel corso degli anni, in termini di aumento di livelli di ansia, depressione, abuso di sostanze ed eventi traumatici.

Introduzione al cambiamento climatico

Il cambiamento climatico è ormai una realtà che sta accadendo (Clayton, 2020). È già possibile notare i primi effetti di questo fenomeno, in termini di eventi climatici disastrosi, come uragani, alluvioni, incendi e siccità. Meno facile da notare, ma non per questo meno pericoloso, è il lento cambiamento della temperatura del pianeta, che influenza il livello del mare e, di conseguenza, tutte le precipitazioni atmosferiche dei prossimi anni. Anche se molti individui percepiscono questo pericolo solamente in termini di rischio per gli orsi polari, è in realtà un evento che mette a rischio l’intera popolazione mondiale (Born, 2019; Clayton, 2020).

L’intero ecosistema mondiale è a rischio, e questo può avere effetti negativi sulla salute fisica e mentale dell’essere umano (Clayton, 2020). Alcuni esempi possono essere l’aumento della temperatura, che può a volte risultare fatale, il diffondersi di nuove malattie, i disastri naturali, la malnutrizione, le migrazioni e i conflitti. Alcune classi sono più di altre esposte ai rischi, come gli anziani o gli individui con problematiche di salute pregresse.

L’impatto del cambiamento climatico sulla salute mentale

Un collegamento meno ovvio, nonostante ci sia sostanziale evidenza della sua esistenza, è quello tra il cambiamento climatico e la salute mentale (Clayton, 2020). Il cambiamento climatico si associa ad un aumento di frequenza e intensità di eventi atmosferici estremi, e l’impatto di essi sulla salute mentale è stato osservato nel corso degli anni, in termini di aumento di livelli di ansia, depressione, abuso di sostanze e eventi traumatici, specialmente in coloro che sono stati esposti a cataclismi, come terremoti o alluvioni (Morganstein e Ursano, 2020). Sembra inoltre che, maggiormente intenso sia stato l’evento climatico a cui l’individuo è stato esposto, maggiore sia il livello di disagio psicologico che ne consegue (Clayton, 2020).

I disastri naturali possono avere anche un impatto sulle infrastrutture sociali, compromettendo la funzionalità di sistemi educativi, sanitari, economici e di trasporto (Clayton, 2020). La distruzione di queste infrastrutture può essere un motivo sufficiente per incentivare la migrazione dei popoli. Il fenomeno della migrazione a seguito di un disastro naturale è un evento molto stressante, in quanto gli individui sono costretti a lasciare la propria abitazione e a trovare un nuovo luogo dove stabilirsi. Lo stress aumenta anche a causa dell’incertezza riguardo alla destinazione e alle modalità di adattamento al nuovo luogo dove vivere, con tutte le difficoltà che si possono riscontrare, come il razzismo da parte dei popoli che già abitano in quelle terre. Un altro fattore che contribuisce ad incrementare ulteriormente lo stress è la difficoltà economica che segue alla perdita della propria abitazione e le condizioni precarie in cui si trovano i migranti, come la mancanza di cibo o un luogo stabile dove vivere. Ciò può essere utile per spiegare come mai esiste una grande prevalenza di disturbi mentali tra gli individui che sono stati costretti a migrare. Il semplice fatto di perdere la propria casa è sufficiente per minacciare la salute mentale di un individuo.

Un altro evento climatico che può avere effetti negativi sulla salute mentale è il calore (Clayton, 2020). L’aumento di calore è sempre stato associato consistentemente con un aumento di conflitti e aggressività e, più recentemente, si è scoperta una correlazione tra il caldo intenso e un aumento di comportamenti suicidari, oltre che all’ospedalizzazione per disturbi mentali.

Il cambiamento climatico, quindi, non sembra avere un impatto solamente sull’ambiente, ma anche sulla salute psicofisica degli individui, e in questo caso la figura dello psicologo potrebbe avere un ruolo chiave (Clayton, 2020). Infatti, sarebbero utili interventi di sensibilizzazione che aiutino a comprendere quali siano i possibili rischi di comportamenti nocivi per l’ambiente, oltre che a fornire delle possibili strategie con cui gestire le preoccupazioni derivate dal cambiamento climatico.

Fonte: stateofmind.it

https://  www.stateofmind.it/2022/10/cambiamento-climatico-salute-mentale/

Credit: Foto di Tumisu da Pixabay