La Fondazione Emilia Bosis
La Fondazione Emilia Bosis, con sede legale a Bergamo, è un organismo istituzionale no-profit accreditato dalla Regione Lombardia e sottoposto alla vigilanza della competente Azienda di Tutela della Salute, che si occupa della cura delle persone che soffrono di disturbi mentali agendo attraverso metodologie mirate di intervento terapeutico e socio-riabilitativo.
Nasce nel 1998 grazie al grande gesto di generosità di Emilia Bosis, un’acuta signora che ha conosciuto in prima persona il disagio psichico. Una donna appassionata di pittura, poesia, teatro, che ha operato per molti anni nel suo atelier. Il suo pensiero, la sua passione per l’arte, la cultura, il teatro ed il suo amore per il prossimo sono alla base della missione terapeutica che la Fondazione da sempre porta avanti.
Alla sua nascita, con il Progetto Logos, la Fondazione ha risposto all’importante compito che quel momento storico-politico richiedeva: favorire il passaggio definitivo dall’istituzione manicomiale all’apertura di strutture residenziali e semi-residenziali per la nuova utenza territoriale e per i pazienti dimessi dall’ex ONP.
La Fondazione Bosis ad oggi è costituita da due Comunità ad Alta Protezione, una Comunità ad Alta Riabilitazione, due Centri Diurni, alcuni appartamenti interni ed altri esterni, una grande area fattoria/maneggio in cui si trovano anche il Teatro Stalla e l’Hosteria Germoglio, e una residenza sull’isola del Torcello chiamata Atelier Domus Emilia.
Fin dagli inizi si è occupata di assistere, curare e riabilitare persone che soffrono di malattie mentali operando per creare cultura e promozione umana mediante l’utilizzo di diversificate e articolate attività culturali, ricreative, ludiche ed espressive. Da sempre investe risorse economiche e professionali per concorrere al miglioramento qualitativo e quantitativo della vita sociale e per abbattere quel confine dentro/fuori che, caduto con il muro di recinzione del manicomio, sopravvive nei pregiudizi e nelle paure legate alla non conoscenza della malattia, vista ancora come minaccia e pericolo sociale.
La presa in carico dei pazienti da parte della Fondazione Bosis avviene solo e soltanto a seguito di invio dai parte dei Centri Psico Sociali di competenza.