La Gondola dei Folli https://gondoladellafollia.web.app/ è un’opportunità di imbarcarsi in un viaggio non solo verso il doloroso mondo della malattia mentale, ma anche verso la complessità e la bellezza dell’esistenza.
Quattro giorni di eventi, spettacoli, laboratori, conferenze e mostre nel magico scenario dell’isola di Torcello: un’occasione imperdibile di arricchimento.
Ecco gli eventi di giovedì 9 settembre presso Villa 900
ore 16.00 – Inaugurazione Atelier Domus Emilia
Saluto delle autorità di Bergamo e Venezia e del Presidente della Fondazione Emilia Bosis
A seguire inaugurazione Mostre:
Opere Veneziane di Emilia Bosis
Alla ricerca dell’Eros, fotografie degli ospiti della Fondazione Bosis a cura di Patrizia Riviera
Opere di Giorgio Vicentini e Rocco Forgione
ore 16.30 – Riabilitazione e Arte tra Bergamo e Venezia
Conversazione con Emi Bondi e Moreno De Rossi
ore 17.00 – L’integrazione in psichiatria: la lezione di Giovanni Carlo Zapparoli
Conversazione con Goriano Rugi. Coordina: Carlo Saffioti
ore 17.30 – Guardare la Follia al Bordo del Mondo
Conversazione a Partire dal Pensiero e dall’Opera di Italo Valent
Andrea Tagliapietra, Maria Rosa Tinti, Graziano Valent, Raffaele Ariano, Antonio Catalano. Coordina: Enrico Moretti
Intervengono: Italo Valent (1944-2003) è stato un filosofo di grande originalità. Cresciuto alla scuola di Emanuele Severino e direttore del dipartimento di Filosofia e teoria delle scienze dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha saputo sviluppare una riflessione in continuo dialogo con il pensiero del maestro, ma che ha ben presto assunto una forma pienamente autonoma e matura, giungendo a costituire una proposta teorica di grande rilievo nel quadro della cultura e della filosofia contemporanee. Dopo la sua morte, allievi e amici hanno ritenuto di raccogliere i suoi scritti, dispersi in varie vesti editoriali – monografie, articoli scientifici, saggi in volumi collettanei, ecc. -, spesso di difficile reperimento, in un progetto unitario, che consente di cogliere, in tutta la sua importanza, la crucialità del pensiero del filosofo bresciano, al di là delle occasioni e delle situazioni da cui, talvolta, traevano origine le sue scritture. Si è quindi ricomposto il mosaico degli scritti di Italo Valent e la filosofia si è fatta opera – le Opere di Italo Valent, pubblicate presso le edizioni Moretti&Vitali (https://morettievitali.it/collana-opere-di-italo-valent/), in un piano complessivo che comprende sei volumi organizzati secondo un duplice criterio, temporale e tematico.
Ore 21.00 – La Scienza della Scemenza (Giufà) di Marcello Chiarenza
con Carlo Rossi e la musica di Cialdo Capelli
Chi è Giufà?
Bella domanda. Innanzitutto Giufà non si chiama Giufà, cioè si chiama Giufà in Sicilia ma in arabo si chiama Hoha, in israeliano Giochà, in toscano Giucca, in turco e albanese Nastradin Hajia. Nastradin (o Nasreddin) era un saggio un po’ speciale vissuto tanti secoli fa in Turchia quando in Oriente regnava il Khan Timur Lang detto Tamerlano. Fu viaggiatore del mondo ed è noto da Buchara a Samarcanda, da Mombasa a Singapore. Le sue gesta e soprattutto le sue sentenze e storielle, solo apparentemente senza senso, hanno lasciato traccia in tutto il mondo. Quelle storie brevi e buffe si raccontano anche oggi in Iraq, in India e in tanti altri paesi d’Oriente e d’Occidente con nomi e dettagli cambiati, ma con spirito affine. In particolare somigliano a quelle che si raccontano nel Nord Europa e che hanno per protagonista Till Eulenspiegel, o a quelle che nella cultura ebraica vengono attribuite a un rabbino saggio e stravagante e infine ad un personaggio presente nelle culture del bacino del mediterraneo: il siciliano Giufà appunto. Egli è un bambino molto ignorante, che parla per frasi fatte e che conosce soltanto una certa tradizione orale che gli venne trasmessa dalla madre. Nelle sua avventure si caccia spesso nei guai, ma riesce quasi sempre a uscirne illeso, spesso involontariamente. Giufà vive alla giornata in maniera candida e spensierata, aspettando che da un momento all’altro gli crolli il mondo addosso. In tutti i posti, in tutte le epoche e in tutte le situazioni è un vero scemo. O un saggio. O tutt’e due.
Consigliato ai bambini dai 6 anni in sù (anche molto in sù).
Per maggiori informazioni sugli eventi visitare il sito: www.gondoladellafollia.web.app.
In caso di pioggia gli eventi si terranno all’interno della Chiesa di Santa Fosca e nella Basilica di Santa Maria Assunta.